Per me è stato un processo che è costato poca fatica e che ho fatto sempre con piacere, ma è stato anche lungo. Per impararlo in meno tempo, vi ci vorrà un pelo più di fatica... ma ne vale assolutamente la pena. L'inglese - e le altre lingue in generale - mi ha aperto porte incredibili. Provare per credere

1) Le carte Pokémon
Ebbene sì, cominciai con i miei primi rudimenti di inglese negli anni '90, quando impazzava la moda delle carte pokémon. Avevo sì e no 8-9 anni (non è mai troppo presto) quando entrai in possesso di carte scritte in inglese; da lì imparai a fare le prime traduzioni, come un crittografo che deve decifrare messaggi importantissimi. Si trattava solo di piccole traduzioni, ma che ancora oggi tornano utili: basta vedere quante volte mi sono ritrovato davanti alla frase "flip a coin".
2) Un libro di grammatica facilitata
In seguito, a 11 o 12 anni, domandai ai miei genitori di comprarmi un libro di grammatica inglese per bambini italofoni. Si trattava di un libro molto facile e piacevole da leggere, per nulla scolastico. Imparai le basi più basiche - come formare le frasi, le parole adatte nelle circostanze quotidiane, etc. Consigliatissimo anche agli adulti.
3) Guardare film
Nella mia città di nascita, Locarno, si tiene da più di 60 anni il Festival del Film di Locarno, che viene considerato uno dei festival più importanti d'Europa (al pari di Cannes, Venezia, Karlovy Vary, Berlino etc). Cominciai a frequentarlo con i miei amici all'età di 15 anni e fui confrontato per la prima volta a tanti film in lingua originale. Forte di quell'esperienza, cominciai a guardare i miei film preferiti in inglese con i sottotitoli italiani, poi con i sottotitoli inglesi e infine senza sottotitoli. Inoltre cominciai a guardare i "Dietro le quinte", le interviste agli attori, etc, prestando sempre attenzione alla lingua. Capire come parlano gli anglofoni - che frasi usano, come parlano - è importantissimo. Col tempo, ho smesso del tutto di guardare film doppiati. La VO è l'unica valida

4) Leggere articoli in inglese
Per me si trattò di una necessità; mentre facevo il "Lavoro di Maturità" (un lavoro di ricerca che gli studenti ticinesi devono fare durante l'ultimo anno di liceo) in fisica, fui costretto a ricorrere alla letteratura sull'argomento in inglese. In generale leggere cose che mi appassionavano rendeva più facile l'apprendimento; articoli brevi, pagine divulgative, brevi racconti... tutto fa brodo.
5) I corsi d'inglese
Ho frequentato il liceo classico; per il Ticino, questo significava l'impossibilità di imparare l'inglese nel normale programma scolastico. Conscio dell'importanza dell'inglese, il mio liceo offriva però corsi facoltativi di inglese per gli studenti nella mia situazione: non molto, due ore alla settimana per un semestre. Ma mi permise di mettere ordine nelle tante nozioni imparate "sul campo" in passato.
6) La morosa anglofona
Questo è un consiglio per veri professionisti


All'inizio dell'università, forte del mio inglese sciancato, cominciai a frequentare un gruppo di americani in scambio da Boston, e uscii brevemente con una ragazza del New Jersey. Questo fece miracoli per il mio inglese: dal momento che gli americani notoriamente non sanno comunicare in lingue diverse dall'inglese, fui "costretto" a parlare inglese ogni giorno. Non vi dico gli equivoci, ma ripensandoci ora ho imparato più inglese in un mese e mezzo con questa ragazza che nei 10 anni precedenti.
7) Il lavoro
Ovviamente questo non si potrà applicare a molti di voi. Però ovviamente il fatto di ritrovarsi in un ambiente in cui si parla inglese per lavoro porta a imparare a comunicare chiaramente.
8) La famiglia
Ho la fortuna di avere un ramo della famiglia emigrato in America 100 anni fa, e di essere ancora in contatto con loro. Il mio inglese ha fatto un successivo passo avanti nel 2013, passando 4 settimane da solo con loro in California. Lo stesso effetto si ottiene nelle scuole di lingua (consiglio sempre Education First), se riuscite ad evitare la gente che parla la vostra lingua. L'isolamento assoluto dai vostri compaesani è fondamentale. Ah, e mantenere contatti con amici anglofoni sarà sempre un rinfresco utile.