
Per me sono incredibili due cose in particolare in questa performance: il simbolismo dell'effetto ed il personaggio di Tommy Wonder nel momento in cui accade qualsiasi cosa. Mi spiego meglio:
Il prestigiatore sta performando, sta facendo il suo lavoro, quando accade qualcosa che lo distrae dal suo compito: è arrivato il momento del suo hobby, e lui deve farlo. Si vede dalla sua messinscena e dal tono della sua voce che lui ha la totale necessità di far scegliere quella carta, e proprio in quel momento (espediente meraviglioso per la forzatura classica). Quando suona il suo orologio si guarda attorno, è visibilmente agitato e chiede scusa alla sua audience per il suo repentino cambio d'umore. Tutto questo preambolo, a mio parere, fortifica quello che avverrà dopo: la spettatrice deve scegliere una carta che per lui è fondamentale.
Qua arriva un messaggio per me davvero bellissimo, che non viene esplicitato da Wonder, ma che può essere percepito dopo un po': la spettatrice è diversa da tutte le altre persone che hanno preso parte al suo hobby. Tutti gli altri hanno scelto un 4 di Fiori, una carta anonima, ma lei ha preso un Jack di Quadri, una carta molto più importante, più bella e diversa da quelle scelte da tutte le altre persone. In questo modo, la sua spettatrice si sentirà unica rispetto a tutti gli altri spettatori che hanno preso parte a questo suo piccolo hobby, e provocherà in lei e nel resto del pubblico una risata in un primo momento, ma una forte empatia in un secondo. In fondo, Wonder ha fatto un errore e, per qualche ragione, qualcosa non è andato come aveva previsto.
Ma torniamo al suo personaggio ed alla gamma di emozioni che prova all'interno di una performance di nemmeno 4 minuti: lui è inizialmente sorpreso alla vista della carta diversa, subito dopo è deluso, arriva a mostrare della tristezza e poco dopo cerca di consolarsi, guardando il dorso della carta. Gli spettatori vedono benissimo il suo struggersi e smettono di ridere per un momento. Successivamente, cerca un contatto con la sua spettatrice, chiedendole un favore. Quasi sembra un bambino che fa una richiesta apparentemente stupida, ma che rappresenta qualcosa di davvero importante per lui. Avere la stessa carta per lui è un bisogno, anche se rappresenta un hobby "malato" -dato che la sua reazione è effettivamente eccessiva- lui fa passare quanto possa soffrirne per qualcosa che non va come vorrebbe. Ovviamente la spettatrice acconsente alla richiesta del performer, il quale ha potuto usare questi espedienti per far divertire e far provare alla sua audience diverse emozioni (prima risate, poi empatia, poi accondiscendenza e tenerezza).
Qui fa un secondo errore, non riuscendo a trasformare la carta in quella che vorrebbe. Quindi prova nuovamente le stesse emozioni di prima, oltre che un leggero stress, ed il pubblico torna a sua volta nella sua altalena di sentimenti.
Infine, è fantastico il fatto che lui non faccia nulla. Non si vedono mosse, non si vedono maneggi o tecniche di alcun tipo. Semplicemente, la magia avviene tra le sue mani, come se fosse una cosa normale. Usa sempre la stessa mossa, davanti gli occhi degli spettatori, ma in un modo così naturale da non poter proprio destare sospetti. Maneggia le carte come farebbe qualunque persona, e la sua audience non vede nulla se non il miracolo che hanno davanti agli occhi. Wonder non da peso a quello che sta accadendo, semplicemente lui sa che sfregando le carte tra di loro quelle si trasformano, perché è così e basta. E' magia, e la magia avviene nelle sue mani solo perché lui è un mago anche se, in fondo, tutto ciò sembra stupire anche lui.
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Non so se tutto questo papiro sia solo un mio flash mentale o qualcun altro percepisce messaggi simili. Mi piacerebbe avere una discussione con voi per sapere cosa ne pensate. Sarebbe interessante aprire thread simili su meraviglie come quella di sopra. Buona giornata a tutti e grazie per essere arrivati fino in fondo

Vi giuro che non mi drogo

