prendo spunto da un post di Blitz, il quale ci racconta di un gioco fatto alla sua ragazza: "Le faccio il primo gioco con le carte che si trova sul "Corso completo di magia". Alla fine la sua carta era il 4 di denari e io ho in mano due euro: ho un idea! Le faccio prendere la carta in mano, le dico qualcosa sui denari, ori, soldi, sulla crisi etc. e posteggio, passando la mano sopra alla carta, i due euro che fino ad allora, miracolosamente, ero riuscito a tenere impalmati. Lei mi guarda perplessa e mi fa: "se era fiori che facevi? e cuori?"
Il post prosegue con un'interessante considerazione sul "rumore" della magia (lo trovate in questa stessa sezione), ma non è di questo che vorrei parlare, bensì, come suggerisce il titolo, della mitologica figura de "La moglie del mago". Con questo titolo qualche anno fa esisteva un divertente blog, che attualmente mi risulta chiuso - ma se qualcuno ne sa di più, si faccia avanti - e che produsse il simpatico libretto "Ti amo dal doppiofondo del mio cuore", che si può trovare ad un euro su amazon.
Se mia moglie mi vede girare per casa con un mazzo di carte, si finge morta, temendo che io possa interrompere la sacrale visione di Grey's Anatomy con una di quelle cose che "vabbeh, tanto c'è il tru**o", oppure "guarda che si è visto l'asso di fiori sotto il mazzo". Ancor più terrificante se dice "si, carino", che suona come una concessione, mentre io, che ho sudato ottocentotrentadue camicie per eseguire una doppia presa che non sembrasse fatta con le chele, minimo mi aspetterei una standing ovation di dieci minuti. Povera donna, costretta a fare da banco di prova ai miei numeri, non ne può più. Inspiegabilmente, la frase "Amore, ho imparato <<Il baro e i quattro giocatori>> solo per stupire te!", non viene recepita come il massimo del romanticismo

E le vostre mogli\fidanzate (o mariti\fidanzati, per le gentili maghe presenti) che rapporto hanno con la vostra magia?
MV